perché questo blog?

NOTA PER I LETTORI: nessuna voglia di fare l'intenditore, il professore. Vi scrivo solo da ascoltatore di rap italiano dal 1999, spero di consigliarvi qualcosa di buono, seguendo i miei gusti ovviamente, che, inevitabilmente potranno essere diversi dai vostri...
Ogni commento, ogni segnalazione è più che benvenuta.

EeYo! Lordtiranus aka Chef D.

sabato 2 ottobre 2010

Frankie HI-NRG MC - DePrimoMaggio (2008)

Frankie con grande difficoltà può essere integrato in una categoria particolare. Sicuramente fa del rap il suo stile principale ma si differenzia dal resto della scena in quanto mai lo sentiremo "cantare" di fama, di successo o di party alcolici. La specialità sua, dai lontani primi anni '90 è l'impegno sociale, cantare del disagio che attanaglia la società civile e i suoi rappresentanti più deboli: giovani, lavoratori precari e disoccupati. Il titolo del suo ultimo album, ormai di un paio di anni fa (ma del resto Frankie ci ha abituati ai suoi periodi di stop tra un lavoro e il seguente), spiega in pieno la trama delle tracce che andremo a sentire: si parla di lavoro (il Primo maggio del resto è la ricorrenza di chi lavora) ma in modo De-, quindi un primo maggio depresso, spento come la società attuale sta concretizzando. E quindi ecco i protagonisti dell'album, quelli che l'Italia la fanno e non la rappresentano solo, il disperato che scrive un ipotetica supplica da un direttore fittizio di una mega-ditta di fantozziana memoria produttrice di ogni genere commerciale che da sempre siamo costretti, per mancanza di alternative, ad acquistare (Direttore), due ragazzetti che abitando in provincia dove tutto pare immobile e stanco decidono di organizzare una rapina con esiti tragici (Chicco e spillo, cover del brano di Samuele Bersani) il lavoratore precario (Precariato che vede la sempre piacevole presenza della bravissima Cortellesi) costretto ad una vita anonima, circondato da altri anonimi sempre alla ricerca di un lampo di notorietà però a loro non destinato (Anoniman). Non mancano anche gli skit tanto cari a Frankie, questa volta affidati a Gianluca Nicoletti, factotum della cultura italiana, con un grido di condanna verso il macabro interesse delle tv e del pubblico nei delitti famigliari (Mattatoy) e Ascanio Celestini in un meraviglioso (e tragico) spaccato di vita del lavoratore del call-center (Call-center). Unico singolo rilasciato è stato invece Rivoluzione, dove si auspica ad una rivolta dal basso che però non arriva anche per colpa dei mezzi d'informazione che ormai hanno appiattito le coscienze ed addormentato ogni velleità. Presentata anche al Festival di Sanremo del 2008 raggiuse un tutto sommato discreto 14o posto in classifica.

Tracklist ufficiale:
1- Pugni in tasca 2- Direttore” (feat. Giorgia) 3- Rivoluzione (feat. Roy Paci) 4- Chicco e Spillo (feat. Samuele Bersani) 5- Precariato (feat. Paola Cortellesi) 6- Anoniman 7- Il giocattolo 8- Mattatoy (con la partecipazione di Gianluca Nicoletti) 9- Squarto uomo 10- Call-center (con la partecipazione di Ascanio Celestini)

Voto: 4/5


venerdì 1 ottobre 2010

Fabri Fibra - Controcultura (2010)

Il povero Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, ci prova di nuovo e anche questa volta spara, prende il segno ma il colpo è ad acqua. Dal 2006 il Fibra ha fatto il suo boom di carriera, passando (dati Mtv) dalle 10 mila copie vendute dell'album Mr. Simpatia alle oltre 130 mila del successivo Tradimento per poi ricadere su cifre più modeste con i seguenti Bugiardo (ascoltabile ma lontano dai picchi dei primi lavori) e il pessimo, bocciato anche dalla vendite, Chi vuole essere Fabri Fibra? Staremo a vedere cosa dicono le vendite di questo nuovo lavoro, spinto da un album scaricabile online, dal titolo Quorum, che in parte segue le orme delle opere più recenti. Il tema centrale è sempre lo stesso Fibra e il rapporto con le donne, il successo, la fama. Le rime in alcuni casi graffiano ancora, in altri fanno fatica e arrancano pesantemente soprattutto quando si lascia andare a ripetizioni a valanga. L'album si apre con una mamma che chiede al proprio figlio di "fare il bravo bambino" di non lasciarsi andare nei comportamenti scorretti e la promessa del figlio di rispettare la buone intenzioni (6791) e potrebbe essere visto come una promessa dello stesso Fibra sull'album appena cominciato. Si torna poi sul tema delle donne viste in prospettive differenti: Escort con chiari riferimenti agli ultimi scandali politici e sessuali e Le Donne dove Fibra fa una sua personale dichiarazione d'amore alle donne di ogni tipo, dalle super modelle alle normalissime tabaccaie, panettiere ecc. Interessante, anche se dalle rime un po' sbilenche, il pezzo che da il nome all'album Controcultura con un beat che pressa forte e Tranne te dove si può trovare un richiamo ad un vecchio pezzo di Neffa, ai tempi di Chicopisco, dove gli si chiedeva un po' di "sapido rap", in questo caso a Fibra si chiede di ballare e quindi "caccia un po' di rap futuristico". Divertente il richiamo ma decisamente ci troviamo su livelli diversi. Sempre per le citazioni da notare il riferimento al vecchio pezzo di KRS One e al suo celebre "whooop whooop" in Sound of da police. Poco interessanti invece i feat con Dargen D'Amico e Marracash (Qualcuno Normale e Insensibile). Da segnalare la presenza nell'ultimo pezzo (La Fretta) del grande Dj Double S.
Insomma un album che in alcune parti sembra buono e valido e in altre troppo scontato, quasi a restare a galla una volta trovata la fama. A Fibra personalmente chiedo un ritorno all'inizio dove la parolaccia in sé non era il solito modo per addocchiare la censura e dirle "sono qui".

Tracklist ufficiale:
1 - 6791 2 - Escort 3 - Disuguale 4 - Double Trouble 5 - Piu O Meno 6 - Spara Al Diavolo 7 - Controcultura 8 - Vip In Trip 9 - Qualcuno Normale feat Marracash 10 - Insensibile feat Dargen D'amico 11 - Tranne Te 12 - Non Potete Capire 13 - 3 Parole 14 - Rivelazione 15 - Troppo Famoso feat Entics 16 - Le Donne 17 - In Alto 18 - La Fretta feat Dj Double S

Voto: 2/5

venerdì 23 luglio 2010

Jovanotti - Lorenzo 1992 (1992)

Qualcuno potrebbe storcere il naso davanti alla scelta di oggi, dato che Jovanotti rappresenta il più grande punto interrogativo della storia del rap italiano insieme agli Articolo 31. Infatti queste due figure hanno avuto, Jovanotti soprattutto, sì il merito di aprire al pubblico italiano questo genere d'oltreoceano ma mantenendo con questa musica un rapporto complicato, andando ben presto verso altri binari: il globale, la world music e l'impegno sociale per Jovanotti il "rock" commerciale J Ax. Lorenzo 1992 ha avuto una fortuna incredibile, magari non a livello di album in sè ma a livello di tracce, basti pensare il successo di Non m'annoio, Ragazzo fortunato o Chissà se stai dormendo. I testi mostrano ancora tutta la voglia "festaiola" di Jova ma iniziano le vene fortemente polemiche che lo contraddistingueranno nel resto della carriera, innanzitutto fondamentale è la data, 1992, ovvero quando la cosiddetta Prima Repubblica cade sotto il colpo degli arresti, degli scandali e delle mazzette e quindi si sprecano gli attacchi (sempre più ironici che di "odio di classe") ai politici e al Vaticano (Benvenuti nella giungla), arrivando ad ipotizzare un incredibile interesse di Gesù Cristo verso la legge finanziaria. Altro tema caldissimo è l'AIDS, vero problema sociale nei primi anni '90 e che attraversa diverse tracce sia cercando di sensibilizzare i ragazzi sia cercando di smontare i luoghi comuni, come quelli che l'AIDS colpisca solo gli omosessuali (Sai qual è il problema) e ancora la televisione, i temi d'amore, la voglia di divertimento. Basi semplici, testi orecchiabili e ogni tanto un po' paternalistici ma che comunque vanno a bersaglio per un lavoro che, puristi o meno non possono non tenere in considerazione per la storia di questo genere musicale.

Tracklist ufficiale:
01) Il rap 02) Non m'annoio 03) Ragazzo fortunato 04) Puttane e spose 05) Benvenuti nella giungla 06) Televisione televisione 07) Io no 08) Sai qual è il problema 09) Chissà se stai dormendo 10) Estate 1992 11) Vai con un po' di violenza 12) Ho perso la direzione

Voto: 4/5

sabato 17 luglio 2010

Das EFX - Dead Serious (1992)

Il duo Das EFX, composto dai due emcees Skoob e Dre, raggiunse il massimo della popolarità agli inizi degli anni '90. Usciti dal grande calderone newyorkese di quegli anni, i Das andranno, insieme al collettivo EMPD, a creare uno delle figure storiche della vecchia scuola rap made in USA. Dopo essersi conosciuti tra i banchi dell'università, e aver partecipato ad una sorta di talent show (credo ben differenti da quelli attuali...) diversi riflettori puntarono su di loro, nonostante il mezzo fallimento della comparsata. Proprio dagli EMPD vengono le giuste spinte per tentare la strada di un primo album, che vedrà la luce nel lontano 1992. L'LP Dead Serious, diventa rapidamente uno dei più ascoltati ed apprezzati dall’underground. Il primo singolo è They Want EFX, brano oggi diventato classico, che finisce nella top 10 r&b e nella top 40 pop. Le vendite andarono piuttosto bene, regalando l'anno successivo al duo un disco di platino facendo di questo loro primo lavoro un degli album più influenti della scena hip hop contemporanea. L'album, relativamente breve con poco meno di 40 minuti di tracce divise in dieci pezzi, diede altri due singoli oltre a quello di lancio, per la precisione i pezzi Mic Checka e Straight Out the Sewer, che però non riuscirono a superare il grande impatto del primo singolo.

Tracklist ufficiale:
01) Mic Checka 02)Jussummen 03) They Want EFX 04) Looseys 05) Dum Dums 06) East Coast 07) If Only 08) Brooklyn to T-Neck 09) Klap Ya Handz 10) Straight Out the Sewer

Voto: 3.5/5

giovedì 20 maggio 2010

Gravediggaz - 6 Feet Deep (1994)

Non ve ne farò una colpa se, leggendo queste righe, vi verrà da chiedervi: "chi ca**o sono i Gravediggaz?" Io stesso non avevo mai sentito questo gruppo che vide la luce nella metà degli anni Novanta con il disco che vi propongo oggi. Cominciamo dal nome, un macabro gioco di parole tra grave, termine che richiama i cimiteri, o comunque le tombe e i tombaroli e niggaz tipico slang per chiamare le persone di colore (a volte anche in tono dispregiativo). E proprio di macabro che stiamo parlando, infatti questo gruppo viene catalogato come Horrorcore, un sottogenere musicale dell'hip hop, i cui pionieri sono stati i Flatlinerz insieme proprio ai Gravediggaz. Formatosi sotto i grattacieli di New York City sino dalle origini il gruppo era formato da Prince Paul (The Under-taker, quindi il becchino), Frukwan (The Gatekeeper), Too Poetic (The Grym Reaper) and RZA (The Rzarector), quest'ultimo membro storico anche del gruppo Wu-Tang Clan.
L'album 6 Feet Deep come detto rappresenta il primo lavoro del gruppo, lavoro molto cupo con tematiche che vanno dal suicidio (1-800-Suicide), al tema della morte più generale (Graveyard Chamber e Death Trap) e all'insanità mentale (Diary of a Madman). Il titolo originale dell'album era in realtà Niggamortis ma il gruppo decise di cambiarlo per favorire un'impressione migliore sull'opinione pubblica americana. Esistono due versioni dell'album: quella originale USA con 16 tracce e quella europea, con una traccia in più (Pass the Shovel). Non solo temi crudeli però: nella traccia n°2 (Constant Elevation), RZA finisce la canzone dicendo "Positive Energy Activates Constant Elevation" (Energie Positive Attivate con Costante Elevazione), la frase in verità è un acronimo di P.E.A.C.E. Negli album successivi il gruppo userà meno citazioni macabre per concentrarsi maggiormente sui temi sociali. Prince Paul con 11 produzioni, Rza con 3, e Frukwan con una sola buona apparizione si dividono la fetta sui beat, tutti accomunati da un atmosfera ipnotica, minacciosa, ed inquietante, tra campioni horror e suoni deliranti che sembrano cuciti a pannello per il flow tagliente di Poetic (una grandissima prestazione qui) & co. RZA fresco del successo appena ottenuto col grandioso "Enter The Wu-Tang 36 Chambers" prosegue il concept sonoro li intrapreso con "Graveyard Chamber". L'etichetta dell'album è Gee Street/Island/PolyGram Records.
Chicca finale: la traccia Bang Your Head viene citata con un sample nell'album Hate di Bassi Maestro nella traccia omonima.

Tracklist ufficiale:
1) Just When You Thought It Was Over (Intro) 2) Constant Elevation 3) Nowhere To Run, Nowhere To Hide 4) Defective Trip (Trippin') 5) 2 Cups Of Blood 6) Blood Brothers 7) 360 Questions 8) 1-800 Suicide 9) Diary Of A Madman 10) Mommy, What's A Gravedigga? 11) Bang Your Head 12) Here Comes The Gravediggaz 13) Graveyard Chamber 14) Deathtrap 15) 6 Feet Deep 16) Rest In Peace (Outro)

Voto: 3,5/5

martedì 18 maggio 2010

Boogie Down Productions - Ghetto Music: The Blueprint of Hip Hop (1989)

Bentornati a tutti. Chiedo scusa ai miei tre lettori fissi per averli abbandonati per circa un mese ma per trovare qualche chicca degna di nota serve un po' di tempo di ricerca... (insomma ho preso del tempo per fare dell'altro...), se ci avete creduto vi ringrazio, se no ecco cosa vi consiglio stasera. Sono tornato negli anni Ottanta, per la precisione al 1989, l'anno dopo avremmo visto i mondiali di Italia '90 ma per l'altro lato dell'Atlantico questi anni in questione rappresentano un vero boom di nomi, gruppi, album e drammi. Sto parlando dei BDP, Boogie Down Productions, gruppo che nasce nel quartiere newyorkese del Bronx e proprio a questa zona dedicano il loro nome, infatti Boogie Down è un soprannome usato per il loro quartiere d'origine. Il trio d'origine era formato da KRS-One, D-Nice e DJ Scott La Rock che venne assassinato poco dopo il loro esordio musicale, nel 1987 (KRS-One nel 1993 darà un bello shock alla middle-class americana con il pezzo Sound of da police con il celeberrimo "whoop whoop" ad accompagnare le rime). By the way, il gruppo viene ricordato per essere stati tra i primi a miscelare suoni dancehall reggae con l'HH più "puro" e per aver dato il via a quella corrente che poi, di fatto, prenderà il nome di gangsta rap. L'album Ghetto Music: The Blueprint of Hip Hop, datato 1989, è il terzo lavoro pubblicato dai BDP e ricevette numerosi riconoscimenti: disco d'oro, posizioni alte nelle charts "dedicate" e persino pollici su da quotidiani come il NYTimes e il Wash.gtonPost. Il disco, di pochi meno di 50 minuti, è prodotto dall'etichetta Jive/RCA Records e vede la collaborazione di, oltre i BDP, D-Square, Rebekah Foster, Spaceman e Sidney Mills. Punto più alto del gruppo, che terminerà la "carriera" circa 3 anni dopo, con un'ottimo settimo posto nella Charts degli album R&B/HipHop e con parti del disco riprese molte volte nei lavori di altri rappers, anche italiani (es. Bassi Maestro nell'album Hate). Il sound è gustosamente old school con un giro di rime velocissime e un base incalzante molto lineare accompagnata dagli scratches che letteralmente sembrano strappare il disco.

Tracklist ufficiale:
1) The Style You Haven't Done Yet" 2) Why Is That? 3) The Blueprint 4) Jack Of Spades 5) Jah Rulez 6) Breath Control 7) Who Protects Us From You? 8) You Must Learn 9) Hip Hop Rules 10) Bo! Bo! Bo! 11) Gimme, Dat, (Woy) 12) Ghetto Music 13) World Peace

Voto: 3,5/5

sabato 17 aprile 2010

Colle Der Fomento - Scienza doppia H (1999)

Il Colle fa la sua prima apparizione nel 1994 nelle borgate romane. Se Milano rappresenta, insieme alla scena di Varese e Torino, il nord Italia Roma può sicuramente rappresentare la nostra "central-coast". La storia del trio Danno, Masito Fresco (presenti dal '94) e il beatmaker Dj Baro inizia invece nel 1999, quando quest'ultimo aveva sostituito Ice One.
Proprio nel '99 nasce questo secondo lavoro del trio dopo il potente Odio Pieno datato '94. Il lavoro, che ha ottenuto anche una certa notorietà grazie al singolo Il cielo su Roma il cui video è passato anche sulle tv musicali, rappresenta in pieno tutta la forza di una scena all'apice della sua vitalità negli ultimi giorni del Novecento. Ecco quindi Vita, dove si racconta il quotidiano di quei personaggi che vivono ai margini della città, tutte le contraddizioni della piccola gente metropolitana. Prova microfoni invece dura critica alla mentalità commerciale di tanti gruppi, anche rap, dove si invita chi produce "canzonette fatte per il grande pubblico" a smettere con il mic. A metà disco troviamo anche un pezzo realizzato insieme a Esa (Spinto da una sensazione) e in chiusura i pezzi più hardcore del lavoro (oltre alla già citata hit Il cielo su Roma): uno scontro epico in King Kong vs Godzilla dove questi personaggi mitici si trasformano in metafore per esprimere il ruolo del trio nella scena rap e infine il pezzo che lascia il proprio titolo per l'album Scienza doppia h il quale, in mio modesto parere,rappresenta sicuramente uno dei pezzi HC più potenti. Una sola strofa racchiude tutto il senso del pezzo: "per i massicci con l'hip hop pesante prendiamoci questa città e ancora oltre,
pronto a conquistare, invado tutta la tua frequenza, spingo doppia h perché doppia h è la mia scienza".

Tracklist ufficiale:
01) Intro 02) Prova microfono 03) Vita 04) Sul tempo 05) Dissestante + Potente 06) Preparati (feat. Supremo 73, Amir) 07) Rest in party (feat. Electro Disciples) 08) Toro scatenato 09) Il cielo su Roma 10) Spinto da una sensazione (feat. Esa) 11) Scienza doppia h 12) King Kong vs Godzilla 13) Il tuo diavolo 14) Outro

Voto: 3/5

mercoledì 31 marzo 2010

Bassi Maestro - Hate (2005)

Bassi ha una vita artistica in questa musica ormai da quasi un ventennio. Parte con un paio di demo nei primi anni '90 e già a metà decennio inizia a fare dannatamente sul serio con l'album Contro gli estimatori. Bassi dunque ha il merito di aver realizzato, prodotto e sponsorizzato pezzi, album e artisti che ora camminano benissimo con le proprie gambe. L'album Hate ha il merito di racchiudere tutto quello che il rap ha passato negli ultimi anni, partendo dai suoi esordi. La traccia d'apertura (Dedicated) ci regala un bellissimo riassunto di tutti i gruppi storici del rap italiano, e pezzi come B.Y.H. (Bang Ya Head) raccontano come si viva veramente di questa musica una volta al suo interno. Non mancano i pezzi scanzonati di serate alcoliche nei club (Troubles), vera fissa nei testi di Bassi, di occasioni perse con le donne (The crib) o di come in Italia la vera protagonista rimanga la musica nazional-popolare tanto cara alle radio di tendenza (Pop music). Tutte le tracce richiamano alla traduzione USA più black e old, non per niente tutte le tracce hanno il titolo in inglese, creando un continuo gioco di forza tra la pazzia e la perfezione delle rime.
Sicuramente un album da avere, senza avere paura di essere smentiti.

Tracklist ufficiale:
01) Dedicated 02) Knock 'Em Out 03) B.Y.H. (Bang Ya Head) 04) What I Am 05) Rap Phenomenon 06) Hate 07) Braggin 'n' Boastin (Skit) 08) The Crib 09) Pass the Mic 10) Radio Sucker (Skit) 11) Keep Ya Head Up 12) Pop Music 13) Hip Hop Market (Skit) 14) Troubles 15) Call It That 16) The Lyrics 17) You

Voto: 5/5

venerdì 19 marzo 2010

Frankie Hi-nrg mc - Verba Manent (1993)

Il suo cognome è Di Gesù, e non ci potevamo aspettare altro da chi possiede un riferimento così altisonante. Frankie rappresenta sicuramente una delle figure più "intellettuali" della scena rap italiana che, nonostante una produzione di album tutto sommato limitata, ha prodotto rime e pezzi che sono entrati, a giusto titolo, tra le colonne storiche di questo genere. Verba Manent è il suo primo lavoro, nel siderale 1993, proprio agli albori di questa corrente italiana ed è il lavoro che ha consacrato la bravura di Frankie alle orecchie del suo pubblico. Le sonorità sono squisitamente old-school con una rappata velocissima al limite del soffocamento e i temi toccati, come sempre, di grande respiro sociale e politico. Raffinatissimo nelle rime e nelle tematiche con riferimenti non sempre di facile raccolta se non si è "preparati"; l'album si basa su alcuni argomenti fondamentali quali il razzismo (Libri di sangue con il riferimento a Rodney King, taxista afroamericano pestato a sangue da alcuni cops in Los Angeles), la lotta alla criminalità organizzata delle cosche italiane (Fight da faida), il ruolo dell'informazione mediatica (Potere alla parola e Disconnetti il potere) e ovviamente la musica con una memorabile dedica al gruppo degli Otierre in Omaggio, tributo, riconoscimento.
Un album dunque complesso e molto poliedrico dove skit molto puntuali (un piccolo gioiello in questo senso è Calma... calma... e Il bianco e il nero tratto da un discorso del presidente Sandro Pertini) ci fanno da "antipasto" prima della traccia, soluzione che comunque troveremo anche negli album successivi, soprattutto in La morte dei miracoli che uscirà quattro anni dopo.
In conclusione, usiamo più il cuore e un po' meno le spranghe... perché siamo libri di sangue.

Ecco la tracklist:
01) Entro 02) Faccio la mia cosa 03) Storia di molti 04) Combatto la tua idea 05) Etna 06) Disconnetti il potere 07) Omaggio, tributo, riconoscimento 08) Calma... calma... 09) Il bianco e il nero 10) Libri di sangue (versione album) 11) Pace e guerra 12) Potere alla parola 13) Fight da faida 14) Libri di sangue (radio mix) 15) Potere alla parola (release 2.1) 16) Esco

Voto: 3/5

lunedì 15 marzo 2010

Babaman - Come un uragano (2006)

L'album di Babaman, Come un uragano, nasce nel 2006 grazie al prequel intitolato Fuoco sulle masse. Questo lavoro, composto da quindici tracce in puro stile raggamuffin e dance hall, ha una forza esplosiva che ci accompagna per tutti i 50 minuti dell'album. Nonostante il panorama italiano presenti altri esponenti di spicco di queste influenze musicali (esempio i Sud Sound System), Babaman riesce a crearsi abbastanza agevolmente una sua nicchia riservata e facilmente riconoscibile dal suo particolare timbro vocale con cui prega-rappa per le tracce. In questo cammino spirituale-mistico all'interno della cultura rastafarian, come novello Virgilio, troviamo il solito Bassi Maestro. E proprio come capitoli di un libro sacro possiamo scorrere le tracce che compongono questo lavoro dell'artista milanese: Chi troppo chi niente dura critica al sistema politico mondiale e al terzomondismo modaiolo dell'Occidente, Canto nyabinghi vera preghiera verso Jah, Non è solo religione dove la televisione viene innalzata al Male in quanto portatrice di menzogne e colpevole di annullare la coscienza civile aumentando solamente la paura tra i popoli. In questa traccia, tra l'altro, fa bella mostra di sé una profezia: "se trovano il petrolio anche qua (in Italia nda) Silvio Berlusconi fa la fine di Saddam".
Non mancano tracce dedicante alle donne, anche se in completa contrapposizione. Da un parte troviamo Principessa, pezzo molto bello che ci presenta una specie di creatura ideale capace di scaldare il cuore di un rude-boy, e dall'altro troviamo Trendy gal, ovvero la ragazza arrivista, modaiola e "figlia di moda e pubblicità". Non mancano poi continui riferimenti al male incarnato in Babilonia, alla tradizione giudaica della tribù perduta, all'Etiopia e con essa alla ganja, innalzata a vera fonte di ispirazione e di vita, in lotta contro le forze di polizia (Ganja friend).
Un album dunque che, pur presentando tratti a lungo andare un po' ripetitivi, tiene bene e con un sound che a volte porta ad alzare il volume a cento e altre a cercare una calda intimità. Promosso.

Ecco la tracklist ufficiale:
01) Intro 02) La massa rimbalza 03) Forse mi giudichi 04) Sound bwoy'z killa 05) Stile selvaggio 06) Babilonia 07) Principessa 08) Chi troppo chi niente 09) Canto nyabinghi 10) Lo riconosci l'aroma 11) Non è solo religione 12) Trendy gal (radio edit) 13) Ganja friend 14) Ma ormai... 15) Trendy gal

Voto: 3.5/5

Dj Jad - Il sarto (2010)

Stamattina parliamo di un lavoro nuovo nuovo, uscito poco più di un mese fa a firma di Dj Jad, storico membro degli Articolo 31 che dal 1992 hanno fatto conoscere il genere all'Italia con pezzi storici (anche se sempre "maltrattati" dagli addetti ai lavori più duri). La storia degli Articolo 31 è nota, arrivano al successo a cavallo tra '90 e 2000 con uno stile tutto loro e basato esclusivamente sulla faccia di J Ax. Il cambio di stile verso un sottobosco rockeggiante ha portato, secondo il mio modesto parere, allo scioglimento del duo in due entità che, separate non hanno fatto più nulla di interessante. E questa tendenza non viene cambiata neppure da questo ultimo lavoro di Jad.
Mancava sulla scena dal 2006 e in quattro anni forse poteva regalarci (e regalrsi) un album decisamente migliore. Le tracce, anche se ascoltate una sola volta, invitano gentilmente a passare oltre. Quello che permea tutto il disco è un fastidioso uso di ritornelli monotoni, cantati in falsetto e che nulla dicono oltre il titolo stesso della traccia, ecco la lista di Se lo vuoi (con un pezzo cantato dallo stesso Jad), Ora o mai più e la stessa Sorrisi a tradimento poteva essere un pezzo degno di nota se non venisse violentato dal solito falsetto. I pezzi interessanti sono due o tre, non a caso quelli con le collaborazioni migliori come Primo e Amir (Risposte dove pero Primo è visibilmente sottotono e Ancora in piedi, il pezzo migliore dell'album) ma poi si torna velocente alla minestrina riscaldata con i tre pezzi più "incredibili" del lavoro (purtroppo in senso negativo...): Lampi che annunciano, una marcia che starebbe meglio a Sanremo giovani dove ci si cruccia sul tempo che passa (e tra l'altro la base suona pericolosamente simile ad un pezzo di Caparezza), Mi sveglio dedicata credo alla figlia ma pressoché inascoltabile tanto è insulsa e il pezzo conclusivo Mi manca dove si ritorna alla canzone dell'emigrante che ricorda, con nostalgia, il suo paesino di provincia.
Quello che colpisce maggiormente è l'assoluta pochezza dei testi, delle basi e gli stessi scratch tanto cari a Jed sono relegati all'intro. Un album che, dispiace dirlo, non passerà sicuramente alla storia, anzi tanto meglio dimenticarlo in fretta.

Ecco la tracklist:
01) Intro (feat. Dj Ronin) 02) Se lo vuoi (feat. Didie) 03) Due settimane (feat. Pino Pepsee) 04) Ancora noi due (feat. Lalla Francia & Paolo Brera) 05) Ora o mai più (feat. Uraz (NewSport) 06) Qualcosa in più (feat. Ghemon Scienz) 07) Lampi che annunciano (feat. Pino Pepsee) 08) Sorrisi a tradimento (feat. New Sport) 09) Risposte (feat. Primo) 10) Ancora in piedi (feat. Amir) 11) Parli (Dj Enzo & Oscar White) 12) Così lontani (feat. Ensi) 13) Mi sveglio (Sophia) 14) Mi manca (feat. Diego Barbati)

Voto: 1.5/5

domenica 14 marzo 2010

Neffa & i messaggeri della dopa (1996)

Signori giù il cappello, qui si parla di storia, di tutto quello che la "scena" italiana può vantare negli ultimi anni del decennio '90. Neffa dopo l'esperienza con i Sangue Misto decide di proseguire da solo e alla metà degli anni '90 realizza quello che può essere definito un capolavoro del genere italiano. Parlare di questo album, di tracce e di feat in esso contenuto mette quasi in imbarazzo per la paura di non riuscire ad esprimere al meglio tutta la potenza che queste 15 tracce portano in dote.
Nessuna delle 15 stona, nessuna ha una sbavatura ma creano un tutt'uno inscindibile che ci accompagna per circa un'ora di puro rap, soul e funk nostrano. Accanto a pezzi più "orecchiabili" come Aspettando il sole o Solo un altro giorno (veri evergreen del genere italiano) si scatenano pezzi incredibili come La ballotta, I messaggeri pt. 1 e 2, Puoi sentire il funk o la memorabile Lo spirito della Dopa che chiude il capolavoro in un continuo sali e scendi di rime perfette, di ritmica e sonorità ricercatissime per giungere quasi alla perfezione.
Non parliamo poi delle collaborazioni, che da sempre misurano il polso di un disco. In questo caso abbiamo pezzi con Esa, Kaos, Dj Lugi, Sean, Dj Gruff, Fede e Left Side in poche parole con la creme de la creme della scena ai tempi. In più Aspettando il sole presenta la collaborazione di Giuliano Palma, ora ben più acclamento per il suo inconfondibile stile reggae.
Insomma un album da consegnare alla storia, che qualsiasi appassionato del genere (ma anche un semplice "avvicinatore") deve avere e consigliare in una specie di eterna catena, per portarne il messaggio. Da veri messaggeri della Dopa.

Ecco la tracklist ufficiale:
01) Dopamina 02) In linea 03) Aspettando il sole 4) Wicked man 05) Puoi sentire il funk 06) La Ballotta 07) I Messaggeri Pt. 1 08) Solo un altro giorno 09) Crociera 10) To the death 11) I fieri BBoyz 12) Il funk dopo la morte 13) I Messaggeri Pt. 2 14) El chico loco 15) Lo spirito della dopa

Voto: 5/5



Turi - Colpa delle donne (2007)

Turi, il funky-calabro per eccellenza, nel 2007 svolta la sua "carriera" per firmare con la Universal per il suo terzo album Colpa delle donne. Già dal titolo capiamo subito la sua forte vena ironica che ci terrà a braccetto per tutto l'album, che nel complesso non delude ma che troppo si distacca dai lavori precedenti perdendo un po' di mordente. Il lavoro si apre con il geniale skit Le Mie Amiche dove due ragazzette si raccontano gli acquisti appena fatti (geniale il "nuovo singolo degli Acqua Tonica") per poi chiudere su quanto sia maschilista e quanto "faccia schifo" Turi perché è l'unico rapper che "parla male di noi donne". Da qui prende il volo l'album prendendo in giro a 360° tutte le ultime manie italiche: reality show, bellimbusti da discoteca, finti boss di periferia e la tradizionale musica italiana con le rime "cuore-amore".
E che dire del pezzo La tua donna dove il funky Turi prende il giro le nuove ragazze: quella che mangia solo insalata, la femminista che fa l'amore con lo psicologo, la finta suora e quelle che gironzolano intorno a personaggi come Vittorio Emanuele e Lele Mora. Altri pezzi degni di menzione sono sicuramente Il boss un pezzo molto black e anche L'amico delle amiche, pezzo scanzonatorio senza freni dove Turi si presenta come vero uomo-acchiappatutto e dove la "cristicchiana" studentessa universitaria diventa una sgallettata messalina in cerca di avventure facili sotto l'effetto di weeda, musica punk e Capossela. Molto coraggioso anche il pezzo di chiusura Yes nasty dove viene raccontato un amplesso senza censure e senza perdere nemmeno un particolare.
Le altre tracce pur restando di buon livello presentano invece meno interesse (ad esempio Il robot) e stona pure la presa in giro, un po' gratuita, di Caparezza nel pezzo Io me ne fotto.
Un album sicuramente piacevole e simpatico ma che forse poteva regalare qualche emozione in più.

Eccovi la tracklist ufficiale:
01. Le Mie Amiche (skit) 02. È Arrivata L'Ora 03. La Tua Donna 04. Uteri In Rivolta (skit) 05. Io Me Ne Fotto 06. Tutto Va Bene 07. I Miei Fans (skit) 08. L'Amico Delle Amiche 09. Il Boss 10. Lei Lo Sa 11. Non Serve 12. Tiratemi Fuori 13. Il Robot 14. Yes Nasty 15. Non Cambi Mai + Ghost Track

Voto: 3/5


sabato 13 marzo 2010

Maxi B - Invidia (2009)

Inizio questo blog dedicando il primo post ad un grande che ho scoperto un paio di anni fa, ascoltando l'album dei MetroStars Cookies and Milk. Maxi B, componente del duo MetroStars, e come ci ricorda lui nato al confine tra l’Italia e la Svizzera ci ha regalato questo nuovo lavoro ormai circa un anno fa. Invidia l'ho trovato un album molto buono con pezzi più interessanti di altri ma che in generale tiene bene per tutte le tracce. Tra le rime migliori sicuramente il pezzo di apertura Tutto quello che ho, su base un filo dancehall a dire il vero che permette a Maxi di presentarsi a chi lo ascolta dando qualche appunto sui modi di fare "modaioli", Un altro uomo a terra che rappresenta un duro spaccato di quello che è il calcio in Italia e di come la politica, i giornali e gli interessi "pilotino" la rabbia e gli scontri di certe frange violente, Un buco nell'acqua pezzo che ha lanciato l'album e che ci fa vivere l'idea gangster dalla prospettiva dell'arma, in quattro minuti diventiamo una 44 Magnum, una Smith&Wesson e una Beretta in quella che a prima vista può sembrare un'insulsa adorazione delle pistole ma che invece, prestando attenzione, si trasforma in una lucida condanna alla violenza e alle bande. Per segnalare altri pezzi interessanti sicuramente Destra/Sinistra con campionature del pezzo omonimo di Giorgio Gaber, Fra le nuvole e la burlesca Fuori Controllo dove il nostro, preso da cleptomania, ruba a manbassa tutto ciò che trova compresi gli "applausi" di Fabri Fibra e i "deh uomo" di Mondo Marcio. Un album, in conclusione, che vi consiglio a patto che sia seguito da altri album ugualmente interessanti del duo Maxi B e Michel.

Eccovi la tracklist ufficiale:

01) TUTTO QUELLO CHE HO 02) BATTI 03) TU SCAPPI remix 04) NON TI CAPISCO 05) UN ALTRO UOMO A TERRA 06) COSA VOGLIO DI PIÙ 07) IL TESTAMENTO 08) AMORESSIA con Daniele Vit 09) X FACTOR skit 1 10) COME MI VUOI con Primo (CorVeleno) 11) FUORI CONTROLLO con Metro Stars, Matteo Pelli 12) POMPA POMPA POMPA 13) IN FUGA remix 14) NON SERVONO PAROLE con Loretta Grace 15) X FACTOR skit 2 16) PAURA 17) UN BUCO NELL’ ACQUA con Michel (Metro Stars) 18) PERCHÉ RIDI 19) CERTI AMICI con Metro Stars, Ensi 20) DESTRA/SINISTRA con Metro Stars, Giorgio Gaber 21) FRA LE NUVOLE 22) X FACTOR skit 3
Bonus Track: 23) MATCH POINT con Jack The Smoker

Voto: 3.5/5